Come gestire al meglio la rabbia e i capricci dei bambini
I capricci dei bambini fanno parte del loro percorso di crescita: i bambini iniziano a manifestare i capricci e in alcuni casi a esprimere la loro rabbia quando non ottengono qualcosa o le cose non vanno come desiderano.
La rabbia e i capricci sono due cose differenti tra loro eppure hanno una correlazione intrinseca:
- la rabbia è un’emozione che viene espressa dal bambino quando è frustrato, ha paura, quando non ottiene qualcosa, ecc…
- i capricci sono a volte intrisi di rabbia ma al contempo costituiscono i desideri del bambino e possono essere una tappa importante per il loro sviluppo.
In qualità di genitori una cosa fondamentale per affrontare sia la rabbia sia i capricci è la relazione che si instaura con il proprio bambino. E’ utile imparare a mettersi nei panni dei bambini, comprendere le loro specifiche esigenze e i bisogni che sono differenti ad ogni età: questa è sicuramente una cosa non semplice che è importante allenarsi a fare come educatore fin quando il bambino è molto piccolo.
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Bisogna essere consapevoli che i bambini non sono “piccoli adulti” che devono lasciarci tranquilli ma sono persone in crescita con un cervello in evoluzione e una emotività ricca di sfumature. L’adulto deve essere un punto di riferimento, manifestando il suo amore e garantendo così la creazione di una relazione molto salda tra bambino e genitore che permetta al bambino di esprimersi, chiedere e ampliare le sue competenze emotive e relazionali.
La rabbia: espressione di un’emozione
Sono molti i genitori che all’improvviso si trovano davanti un bambino che fa i capricci e non sanno come comportarsi.
Non è insolito ascoltare mamme e papà che sostengono: “Sempre più spesso s’arrabbia se qualcosa non viene realizzato come lo desidera! Allora si butta per terra, urla, piange e va fuori di sé”. Oppure altri affermano: “tiene facilmente il broncio, si dimena e non si ferma, cerco di calmarlo ma alla fine inizia anche a dare calci e mordere”.
Sicuramente quando il bambino manifesta questi comportamenti per un genitore è difficile da accettare e soprattutto da sopportare. Così si cerca di calmarlo all’inizio con le buone, ma poi quando si è esausti a volta si grida o peggio ancora si passa alle maniere più forti pensando di riuscire così a risolvere il problema. Ma in realtà non abbiamo aiutato nostro figlio ne creato uno spazio di crescita.
Anche la rabbia, come l’amore, la gioia ecc…ha delle caratteristiche distintive a livello biologico. Comporta un aumento della frequenza cardiaca, si ha una scarica di adrenalina, si ha un impulso forte ad agire. La rabbia è un’emozione molto forte come se dovessimo subito affrontare un pericolo.
La rabbia spesso fa paura ai genitori, li fa arrabbiare a loro volta oppure viene negata, coperta ed evitata.
La rabbia dei bambini spaventa i genitori e li lascia confusi perché non sanno cosa la scatena e come placarla. Quest’emozione, così, diventa un qualcosa di fastidioso, difficile da gestire e negativa. Ma se si riesce a superare l’impatto dell’irritazione o la paura si riesce a scoprire come nella rabbia sono presenti anche contenuti di valore.
Infatti, la rabbia dei bambini è un’emozione che nasce e poi si esaurisce sola, ma è un punto di partenza per intraprendere una comunicazione con il mondo degli adulti. Un gesto o ripetuti gesti di rabbia sono spesso un modo per i bambini di esprimere qualcosa che per loro è importante.
Traducendo la rabbia in parole è possibile riuscire ad aiutare il bambino ad esprimere le sue emozioni, ciò che lo spaventa, lo irrita o lo rende nervoso. In questo modo, in qualità di genitori è possibile scoprire il mondo in cui vive il proprio bambino. Ascoltare un bambino arrabbiato non è facile, ma riconoscendola è possibile aprire un canale di comunicazione importante tra genitori e figli.
Come la rabbia anche i capricci, che spesso vengono fatti dal bambino quando vuole qualcosa e non la ottiene, possono essere un modo di inviare un segnale ai propri genitori o comunque agli adulti che si occupano di loro come: nonni, educatori, insegnanti, baby sitter ecc…Per un bambino il capriccio può essere una richiesta di aiuto, oppure vuole evidenziare una mancanza d’ascolto o dei problemi nel nucleo famigliare.
Come prevenire e affrontare la rabbia e i capricci
Quando i bambini si arrabbiano o fanno i capricci è necessario adottare dei comportamenti e delle azioni che ti consentano di aiutarlo ad esprimersi e stare meglio.
Un bambino piccolo ha bisogno dei genitori per riuscire ad essere calmato. Deve sentire che non lo si lasci solo con i propri dispiaceri. Quando fa dei capricci bisogna convincerlo con le parole e lasciare che il bambino si calmi da solo. Quando sarà calmo, se ha bisogno lo potrete consolare.
Non dovete recitare o fingere di essere tranquilli se invece non lo siete. È molto importante il linguaggio non verbale. I bambini vi osservano, quindi siate sinceri con loro.
Capire il proprio bambino è molto importante, mentre sgridarlo o attaccarlo non serve a niente, anzi può aumentare il suo senso di incomprensione e di rabbia.
Promuovere l’autonomia è necessario per riuscire ad evitare il più possibile la rabbia e anche i capricci del bambino.
Per promuovere l’autonomia del bambino è possibile farsi aiutare nelle faccende domestiche, a pulire e innaffiare il giardino a fare la spesa. Naturalmente, le faccende non devono essere un’imposizione ma un gioco che lo faccia sentire partecipa della vita degli adulti.
Promuovere l’autonomia e la comunicazione con il proprio bambino sono due aspetti che permettono di gestire la rabbia e i capricci. Bisogna essere genitori emotivi, mostrando la propria partecipazione e consolazione anche per tutte le preoccupazioni che possono portare il bambino ad essere arrabbiato o capriccioso.
I giochi migliori per aiutare il bambino nella gestione della rabbia
Quando i bambini tendono ad arrabbiarsi facilmente è necessario intrattenerli al fine di riuscire a gestirla e anche a prevenirla. Ci sono diversi giochi che permettono al bambino di scaricare la sua rabbia in eccesso e di prevenirla.
Tra i principali giochi che si possono fare con il proprio bambino ci sono:
- La lotta con i cuscini dando dei colpi insieme al bambino simulando un gioco
- Far volare i palloncini, dicendo che ognuno di questi rappresenta un suo capriccio o la sua rabbia racchiusa al suo interno
- Gridare la rabbia all’interno di una lattina, e aiutarlo a seppellirla in giardino
- Disegnare la rabbia per poi lanciare il foglio lontano
- Raccontare degli episodi con voi protagonisti di un capriccio o un episodio di rabbia da bambini
- Fare un gioco di società che permette di sviluppare la pazienza e insegnare al bambino il rispetto delle regole, dei turni e del rapporto con i propri amici e compagni
- Effettuare attività musicali, nenie o canzoncine
Grazie ai giochi è possibile aiutarli a gestire meglio la rabbia, ma anche ad esprimere meglio le loro emozioni e problematiche.
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